Continua la tensione tra Lega e M5S. Salvini punta a sforare i parametri sul deficit, Di Maio ponte l’accento sulla questione dello spread.
ROMA – Dopo il caso Siri, nuovo scontro tra la Lega e il Movimento 5 Stelle. E il botta e risposta, indiretto, ha riguardato proprio Salvini e Di Maio. In particolare, i due vice-premier si sono “beccati” sul tema dell’equilibrio dei conti, con il leghista che intende sforare i parametri di Maastricht e con il grillino che teme un aumento dello spread.
“Sfondare il 3%”
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è stato ospite della trasmissione Rai ‘Porta a porta’. Il leader del Carroccio, a poco più di una settimana dalle elezioni europee, ha dichiarato: “Superare il 3%? “Non si può, si deve. È mio dovere superare i vincoli europei se affamano le famiglie italiane. Il limite delle 3% è l’ultima delle mie preoccupazioni. Fino a che non arriveremo al 5% di disoccupazione in Italia spenderemo tutto quello che dovremo spendere. Se qualcuno a Bruxelles si lamenta ce ne faremo una ragione“.
“Irresponsabile far aumentare lo spread”
A stretto giro di posta, ha replicato il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio. Prima di un incontro con gli imprenditori umbri nella sede di Confindustria Umbria, a Perugia, il leader pentastellato ha così risposto a Salvini: “Prima di spararle sul rapporto debito-pil mettiamoci a tagliare tutto quello che non è stato tagliato in questi anni di spese inutili, di grande evasione e di tagli agli enti locali“. “E’ abbastanza irresponsabile far aumentare lo spread in questo modo come sta accadendo in queste ore, parlando di sforamento del rapporto debito-pil che è ancora più preoccupante dello sforamento del rapporto deficit-pil“. “Le imprese – ha ricordato Di Maio – chiedono stabilità al Paese e sono quel tessuto produttivo che permette di creare lavoro“.